Furgoni frigoriferi usati Pavia

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Pavia, dalla Lomellina all’Oltrepò

Pavia, antica capitale longobarda conserva importanti chiese romaniche e uno scenario urbano in cui persistono torri, antiche dimore e piazzette raccolte, il tutto legato dal caldo colore del cotto lombardo. Il Ticino, con il caratteristico Ponte Coperto, e il Naviglio Pavese, che vi affluisce, rimandano a un passato di trasporti  fluviali, grazie ai quali nel XV secolo fu possibile fabbricare il “gioiello” della Certosa, mausoleo degli Sforza. E il cerchio si chiude perché furono proprio i Certosini a introdurre la coltura dei riso e la ricetta del riso alla certosina, con rane e gamberi.

In tavola, Pavia si segnala per l’anguilla alla borghigiana, la zuppa alla pavese servita per la prima volta a Francesco I, la torta Paradiso, quella di San Siro e i baci del Signore. In Lomellina, invece, dominano le rane e l’oca, con la quale a Mortara si producono almeno quattro diversi salami e un prosciutto. Alla coltura del riso è collegata tradizionalmente la zootecnia, il che spiega la notevole produzione in zona di Grana Padano, Taleggio e Gorgonzola Dop. Tra gli ortaggi, eccellenti la cipolla rossa di Breme e l’asparago di Cilavegna. Nel capoluogo si tiene il Mercato Campagna Amica nella suggestiva piazza del Carmine e in via Pastrengo. L’Oltrepò  Pavese penetra nell’Appennino, sino al confine con la Liguria. Terra di colline e montagne, di boschi e vigneti, di borghi d’integra architettura isolati in cima ai colli. I pochi centri di qualche rilievo – Voghera, Varzi, Casteggio – furono tappe sulla via che da Milano portava a Genova. Dalla seconda metà del Novecento la regione è tutta un grande vigneto.

La Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese racconta in dettaglio questa nuova storia: ai vertici della produzione barbera e croatina (Bonarda) come base di rossi corposi, tra cui i celebri Buttafuoco e Sangue di Giuda. Alla notevole densità di cantine si accompagnano opportunità gastronomiche sorprendenti, a partire dal tartufo bianco. I peperoni di Corana, i grissini di Broni, formaggi come il montano nisso, piccante, concorrono con il celebre Salame di Varzi Dop a rendere memorabili certe soste ristoratrici. L’appuntamento per acquisti a chilometro zero è a Voghera, in piazza Duomo.