Furgoni frigoriferi usati Como

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Como, agoni e lavarelli

“Sta Federico imperatore in Como”: e come potrebbe essere altrimenti? Città romana prima, rivale di Milano poi, la patria di Plinio conobbe nei secoli grande ricchezza (si pensi alla seta), riflessa nei monumenti che spaziano dal romanico all’architettura razionalista d’epoca littoria. Oggi Como abbina al fascino dei luoghi  una sperimentata accoglienza turistica.

In tavola, al centro dell’attenzione è il pesce, fresco o conservato: risotto con filetto di persico, lavarello alla salvia, alborelle fritte, missoltini, agoni essicati e salati fatti rinvenire sulla brace e serviti con la polenta. La provincia, dopo lo scorporo del Lecchese, copre il settore occidentale del bacino lariano e la zona montuosa compresa tra i due rami lacustri, il Triangolo Lariano appunto, cui vanno aggiunti a ponente, lungo il confine svizzero, una porzione del bacino del lago di Lugano e a sud la fascia alta della Brianza. E’ territorio prevalentemente montuoso il cui fascino si riassume in nomi come Bellagio, Cernobbio, Menaggio, nelle ville principesche e nelle chiese romaniche che si specchiano nel Lario.

La gastronomia è in larga parte ispirata, si è detto, all’offerta di pesce di lago, tuttavia l’allevamento bovino e caprino alimentano una cospicua produzione di formaggi, dal semuda allo zincarlin. Localizzata ma interessante anche la produzione di olio extravergine di oliva (Laghi Lombardi Dop).

Appena oltre il confine svizzero, percorrendo le Strade del Vino del Canton Ticino si scopre il vigneto ticinese: mille ettari nel Sotto e Sopra Ceneri con protagonista il merlot, introdotto nel 1905 e assurto negli ultimi anni a vino d’eccellenza. Complementare a questa proposta è il tradizionale circuito dei crotti, edifici rustici sorti nelle posizioni più fresche in vista della stagionatura di formaggi e salumi, ma felicemente adibiti a osteria nella bella stagione.