Temperature di trasporto previste dalla normativa Atp

La normativa Atp è molto esplicita e chiara in merito alle caratteristiche che devono possedere i veicoli isotermici ma anche in fatto di temperature. Infatti, vengono puntualmente indicate tutte le temperature a cui devono essere esposte determinate categorie alimentari.

La temperatura è una condizione indispensabile per la corretta conservazione dei cibi e il mantenimento di tutte le caratteristiche nutrizionali e di gusto.

In qualunque momento del viaggio e nonostante l’apertura e la chiusura dello sportello del furgone refrigerato la temperatura deve essere ottimale.

La normativa Atp stabilisce le temperature più adatte per i cibi refrigerati e per quelli congelati e surgelati.

Ecco una lista dei principali alimenti freschi con al temperatura corrispondente:

  • carne di selvaggina, di coniglio e il latte crudo trasportato in cisterne e destinato al confezionamento per il consumo diretto devono mantenere la temperatura sui 4 gradi
  • le frattaglie richiedono una temperatura di trasporto pari a 3 gradi
  • il pesce è l’alimento fresco che richiede la temperatura più bassa, pari a 2 gradi
  • i prodotti lavorati a base di carne (sono escluse ovviamente le carni soggette ad un procedimento di salatura, affumicatura o essiccamento), il burro e il latte destinato alla lavorazione industriale viaggiano a 6 gradi

Gli alimenti surgelati richiedono una temperatura decisamente inferiore allo 0. Ecco qualche esempio:

  • i gelati vengono trasportati a -20 gradi
  • meno 18 gradi è la temperatura ideale per il pesce, i molluschi, i crostacei e tutti i prodotti ittici surgelati
  • la temperatura media per tutte le merci surgelate è -10 gradi, solo in casi determinati, come nel caso del burro, si calibra diversamente il clima della cella

Frequenti misurazioni della temperatura assicurano il corretto trasporto delle merci. Come avviene questa operazione? In realtà, la normativa Atp impone una misurazione costante delle temperatura per evitare il deterioramento dei prodotti e un trasporto conforme a quanto stabilito nel contratto tra trasportatore e destinatario. I momenti giusti per rilevare la temperatura sono durante la fase di carico e di scarico. Si può ripetere l’operazione durante il viaggio solo in caso di dubbio o se si ha l’impressione che non tutto stia funzionando correttamente.

Mentre si scarica la cella bisogna rilevare la temperatura:

  • in alto e in basso in corrispondenza dell’apertura della porta
  • nel punto del carico più lontano possibile dal gruppo frigorifero
  • nel punto del carico più vicino possibile al gruppo frigorifero
  • al centro del carico e in corrispondenza dell’estremità più alta e più bassa.

Prima di effettuare questi controlli, bisogna preparare le sonde conservandole ad una temperatura quanto più vicina possibile a quella stabilita dalla normativa Atp per il trasporto dei cibi contenuti nella cella isotermica.

Nei calcoli deve essere tenuto conto di uno scarto di +3 gradi nel caso di merci congelate o surgelate e di +2 gradi nel caso di prodotti imballati nel cartone.

Ogni veicolo refrigerato deve essere dotato di un dispositivo deputato alla registrazione della temperatura che può essere montato dentro la cabina di guida oppure all’esterno. In ogni caso il conducente deve essere nelle condizioni di verificare la temperatura in ogni momento attraverso un sistema di monitoraggio acustico o luminoso.

I dati raccolti durante tutte le rilevazioni devono essere firmati dal conducente e conservati per almeno un anno.

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